Orchetti, orchetti, orchetti!

Che nell'espansione dedicata al signore degli anelli la carta più rappresentativa sia un arciere un po' ce lo aspettavamo... ma che l'arciere in questione non sia un certo signore dalle orecchie a punta ce lo aspettavamo un po' meno. Tant'è, questo ha deciso mamma Wizard. E poi, a dire il vero per la carta in sé è pure meglio, dato che senza dubbio Legolas sarebbe stato leggendario (come infatti è!), mentre di un orco qualunque ne possiamo inserire 4 copie nel mazzo senza alcun timore di giocarli in serie o delle karakas avversarie. E alla fine, se vogliamo dirla tutta, secondo la storia di Tolkien gli orchi derivano dalla corruzione degli elfi, quindi se vogliamo i due popoli non sono neppure così lontani parenti.

Vabbè, ma a noi cosa ne viene?

In parole povere, orcish bowmasters, ovvero la carta più spanata dell'ultimo anno.

Cosa fa, ormai lo sappiamo tutti. In sostanza:

  1. Spauracchio di tutti i mazzi a base blu, la sua semplice esistenza rende il lancio di un ponder (con l'avversario con due mana open) un atto di coraggio, quello di brainstorm un vero e proprio atto di fede tipo Indiana Jones nell'"ultima crociata".

  2. Rimozione che può bersagliare molte delle creature di d&t, gerarchi, boscodriadi, delver e dragonrage channeler non flippati, orcish bowmasters avversari, strigi e icefang coatl; perché no, a volte anche planeswalker.

  3. Strumento di controllo della board per la presenza di due body che lanciati a velocità flash possono facilmente recuperare iniziativa o monarca, così come eliminare planeswalker avversari.

  4. Minaccia resistente alle rimozioni avversarie, dato che la semplice eliminazione dell'orco lascerà comunque in campo un fastidiosissimo token army che potrebbe potenziarsi improvvisamente all'arrivo di un nuovo orco.

Dunque, una carta fortissima a tutti gli effetti e, come tale, inseribile in numerosi mazzi. Eccone alcuni:

  1. Grixis delver: mazzo attualmente in vetta alle classifiche, inserisce l'orchetto nella già consolidata build tempo; il mazzo tuttavia non ha ad oggi ancora soppiantato del tutto il classico ur delver perché la presenza dei tre colori lo rende meno stabile, e la mancanza della terra base conclude all'istante la partita in caso di Blood moon risolta.

  2. Grixis control: mazzo che in precedenza era giocato ma senza troppo successo, ha trovato nell'orchetto una carta che si integra perfettamente con la strategia del mazzo. Di questo mazzo esistono due versioni: una con le terre base, più resistente al denial ma più a rischio di chiodarsi da sola (molte carte richiedono doppio mana specifico, come Sorin, counterspell, strix o kolaghan's command), e una contenente solo terre doppie, più stabile ma anche più vulnerabile al denial.

  3. Czeck pile: midrange/control a quattro colori (tutti tranne il verde) che ha trovato nell'orchetto una carta perfetta, data la fanstastica sinergia con Staff of the storyteller. Il mazzo ad oggi non è ancora molto giocato, ma prevedo un incremento in futuro.

  4. Death and taxes: che il mazzo fosse solido si sapeva, alcuni adesso lo hanno splashato di nero pur di inserire l'orchetto. Sicuramente così la mana base del mazzo diventerà un pochino più fragile... solo il tempo ci saprà dire se ne vale la pena.

  5. Elfi: il nero già il mazzo lo giocava per thoughtseize, Grist e Snuff out, quindi la manabase non risente troppo di questo cambiamento. Ciò che cambia però è che inserendo l'orchetto nel mazzo si va a ridurre il numero di elfi, con una perdita delle sinergie con essi. L'orchetto inoltre non è tutorabile con Green Sun's zenith. La carta, in sostanza, è giocabile nella versione più aggro (quella coi fiend artisan stile maverick, per intenderci) ma non in quella combo.

  6. Maverick: quando parli del diavolo... beh perché no, l'orchetto si sposa bene con la versione azban del mazzo, ottimo palo in alternativa a thalia e spirit of the labirinth.

  7. Deathshadow: questo mazzo non ha beneficiato troppo dell'avvento dell'orchetto, sia per l'indebolimento di snuff out, sia perché l'orchetto, come abbiamo detto, è una risposta perfetta a baleful strix. Come se non bastasse, il mazzo è pieno di carte per pescare, tra cantrip e street wraith. L'orchetto inoltre può essere fonte di qualche danno reach che non fa mai piacere a chi gioca sul filo dei punti vita e infine, aspetto da non sottovalutare, può mettere due bloccanti per ombra che in alcuni casi possono spostare completamente la race. Unico aspetto positivo dell'orchetto per il mazzo: è nero! I giocatori del deck, quindi, hanno almeno la possibilità di giocarlo, magari al posto della stessa Baleful strix. Se il mazzo ci avrà guadagnato o meno lo vedremo col tempo.

  8. Jund: chissà se questa carta sarà abbastanza forte da rivitalizzare un archetipo finito nel dimenticatoio? Può essere, di certo una rimozione/palo è quello che serviva a questo mazzo; il problema però è che jund fa notoriamente molta fatica contro i combo, matchup contro cui l'orchetto aiuta ma non cambia drasticamente le cose.

  9. Mononero: Fermi un attimo. Che cosa? Recitate con me: mononero mazzo vero, mononero mazzo vero, mononero mazzo vero! Perdonatemi, ma era d'obbligo! Che ci crediate o no, negli ultimi anni di carte nere ne hanno stampate parecchie, tra Sheoldred the apocalypse, dauthi voidwalker, sheoldred edict... se in passato questo mazzo era considerato la cenerentola del legacy, adesso la presenza dei riti oscuri fa diventare ogni palude una potenziale minaccia letale, per la presenza dell'orchetto e del temibile opposition agent; da non dimenticare mai, inoltre, la combo tra Leyline del nulla (o il suddetto dauthi) e Helm of obedience, che può chiudere la partita in qualunque momento.

Così come l'avvento di Orcish bowmasters ha consentito la nascita di nuovi mazzi o ne ha rinforzati altri, al tempo stesso lo spopolare della carta ha anche reso più giocati i mazzi che non ne risentono:

  1. Monorosso prison: manabase più instabili, terre base scomparse? Ai giocatori di questo mazzo tutto questo non dispiace affatto! Luna insanguinata... gg! Senza parlare del fatto che l'orchetto non ha bersagli (eccetto delle misere pedine goblin), non ha possibilità di crescere (salvo col secondo livello di Fable of the mirror breaker) e che la presenza dei due body ha scarso rilievo... il mazzo gioca creature più forti e una singola Fury può spazzare via due orchetti in un colpo solo, esercito di Sauron annesso!

  2. Reanimator: sebbene in teoria l'orchetto rappresenti una risposta a Griselbrand, in pratica questa fantagiocata non è così probabile. Talvolta può essere semplicemente evitata (ad es. rianimando un Atraxa, Grand Unifier o un Archon of Cruelty), altre volte è troppo lenta per impensierire il mazzo, altre volte, infine, l'orchetto può essere rimosso con un semplice scarto.

  3. Painter: un po' come abbiamo detto per monorosso, il mazzo non presenta molti target (in questo caso il più "goloso" è goblin welder) e spesso gioca in side Blood moon e simili mestizie.

  4. Lands: non giocando creature e non pescando carte il mazzo non risente affatto dell'orchetto; la presenza del doppio body, poi, può essere un inferno con un The Tabernacle at Pendrell Vale in campo.

  5. Sneak and show: se anche il mazzo può soffrire una giocata di orchetto in risposta a un cantrip, senza dubbio non è detto che questo comprometta la partita. Non si tratta di un Hullbreacher, in fondo... le carte si pescano lo stesso.

  6. Selesnya dephts: il mazzo non pesca, e giocando come acceleratori di mana le mox diamond non offre bersagli interessanti al danno dell'orchetto, esclusa la mono dryad arbor.

  7. Temur cascade: non soltanto il mazzo non pesca (i cantrip sarebbero antisinergici con l'abilità Cascata), ma non ha offre bersagli per orchetto. I rinoceronti, poi, hanno l'abilità Travolgere, e non possono essere chumpbloccati. Come se non bastasse, in side non mancano mai Fury e Lune insanguinate.

Gestire la carta senza giocare un antimazzo? Ovviamente si può. Se la creatura viene rimossa a velocità istant quando viene lanciata in risposta ad un cantrip, ad esempio, il suo effetto devastante verrà negato. Ben vengano quindi da spade a spighe e fulmini. Alcune soluzioni da tenere d'occhio:

  1. Unholy heat: snobbato nel recente passato a favore di Chain lightning, sicuramente però è più efficace nel gestire l'orchetto e per questo sta tornando in voga.

  2. Spell snare: in un meta di orchetti, chalice of the void e staff of the storyteller potrebbe dire la sua. Al momento, però, non mi sembra ancora che ci siano ancora abbastanza drop a 2 da renderlo sufficientemente forte.

  3. Snuff out: purtroppo non rimuovere l'orchetto di questi tempi rappresenta un problema. Al momento è ancora giocato, ma il numero di copie è diminuito. Vedremo cosa accadrà in futuro.

Altre due carte entrambe della nuova espansione che vorrei segnalarvi come possibili risposte a orchetto sono:

  1. Stern scolding: counter molto forte e versatile appena uscito, nonché ottima risposta a orchetto. E poi vuoi mettere? Appoggiare sul tavolo Gandalf gridando: "Stolto di un Tuc! Questo è un viaggio serio, non una gita da hobbit!.

  2. Cast into the fire: ottima removal per orchetto e token, risulta anche forte contro mazzi artefatto e, udite udite, può esiliare una kaldra compleat!

In sostanza, anche se siamo ancora in fase di assestamento del meta, l'uscita di orcish bowmasters non ha di per sé "ucciso" nessun mazzo, così come non ha fatto nascere archetipi del tutto nuovi; ha però spostato in maniera significativa i giocatori verso le strategie più efficaci, dividendo di fatto il meta tra giocatori che scelgono di giocare la carta e giocatori che scelgono di giocarci contro. Al momento, per quanto forte, sembra che questa nuova bomba sia stata bene inglobata nel meta e, a mio personalissimo avviso, non verrà bannata nell'immediato futuro. Mi sto forse sbagliando?

Ai posteri l'ardua sentenza!

Alla prossima, il vostro Francesco

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